I ponti radio sfruttano la propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio libero o occupato da un mezzo non totalmente opaco alle lunghezze d'onda utilizzate (radiopropagazione), grazie all'utilizzo di antenne (tipicamente antenne direzionali paraboliche) per l'irradiazione e la ricezione elettromagnetica, poste su appositi tralicci o torri sia in trasmissione che in ricezione in aggiunta a trasmettitore e ricevitore, agli estremi del radiocollegamento o nelle eventuali tratte interne di trasporto dove l'intero blocco ricetrasmissivo assume la funzionalità logica tipica di ripetitore del segnale. Un ponte radio tipicamente può essere : terrestre se si appoggia ad infrastrutture poste sulla superficie terrestre; satellitare se si appoggia sui satelliti artificiali in orbita e le relative telecomunicazioni satellitari. Ciascuno di questi può trasmettere in maniera analogica o digitale con la seconda ormai definitivamente affermatasi per i suoi vantaggi trasmissivi.