L’energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’idrogeno) è trasmessa alla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica. Le radiazioni elettromagnetiche sono costituite da fotoni. Il fotone è una particella neutra che si propaga nel vuoto, alla velocità di circa 300.000 chilometri al secondo, con una energia che dipende dalla sua frequenza e con massa che si considera nulla quando è a riposo (non in movimento). L’intensità delle radiazioni solari che arrivano ogni anno sulla superficie terrestre equivale a 80 mila miliardi di tonnellate di petrolio equivalente (le cosiddette TEP, che individuano una quantità di energia pari a quella prodotta da una tonnellata di petrolio). Questa è una quantità infinitesimale rispetto alla produzione di energia che avviene nel Sole grazie alle reazioni nucleari; ma è anche una quantità enorme, se si pensa che la domanda mondiale di energia è pari solo a 8 miliardi di TEP l’anno. Dal flusso di energia solare derivano: la biomassa attraverso il processo di fotosintesi, l’energia idraulica (il sole, infatti, è il motore del ciclo dell’acqua), l’energia eolica, da cui a sua volta deriva l’energia delle onde. Ogni forma di vita presente sulla Terra esiste grazie all’energia inviata dal Sole. Ogni cosa, a partire da ciò che mangiamo ogni giorno, è legata, direttamente o indirettamente, ad essa. Anche i combustibili fossili, derivati dall’alterazione chimico-fisica di organismi viventi preistorici, contengono energia solare. La radiazione solare, nonostante raggiunga al massimo la potenza di 1 chilowatt per metro quadrato (irraggiamento al suolo in condizioni di giornata serena e sole a mezzogiorno), resta la fonte energetica più abbondante e pulita sulla Terra.